23-04-2025

GTS evita l’emissione di 670 tonnellate di TFA nell’ambiente: quasi due Airbus A380 a pieno carico

GTS evita l’emissione di 670 tonnellate di TFA nell’ambiente

Che cos’è il TFA e perché è un problema per il pianeta

Il TFA (acido trifluoroacetico) è una sostanza chimica di sintesi classificata come “ultra-short-chain PFAS” (ossia PFAS a catena molto corta). I PFAS sono un gruppo di composti usati in moltissimi settori industriali per le loro proprietà antiaderenti, impermeabilizzanti e resistenti alle alte temperature. Tuttavia, sono anche noti come “inquinanti eterni” perché non si degradano facilmente nell’ambiente e si accumulano negli ecosistemi e nei tessuti animali, esseri umani compresi.

Il TFA, in particolare, si forma come sottoprodotto della degradazione di molti refrigeranti fluorurati (HFO) e finisce spesso nelle acque di falda, nei fiumi, nei laghi e persino nelle precipitazioni atmosferiche.

La presenza crescente di TFA negli ecosistemi è una minaccia reale e concreta, tanto da essere oggetto di attenzione da parte delle autorità regolatorie europee e internazionali.

Come ha fatto GTS ad evitare 670 tonnellate di TFA?

GTS ha scelto una strada diversa: quella dei gas refrigeranti naturali, come il propano (R290), l’isobutano (R600a) e il n-butano (R600), che non producono TFA né altre sostanze PFAS durante il loro ciclo di vita.

Grazie a questa scelta, nel solo 2024 l’utilizzo dei refrigeranti ha impedito la formazione di ben 670 tonnellate di TFA. Un risultato ottenuto grazie alla capillarità distributiva, alla continua crescita di mercato (+30% nel 2024) e a una filiera industriale progettata per garantire qualità, sicurezza e impatto ambientale minimo.

Perché questo è importante?

Il riconoscimento ATMOApproved è la conferma che GTS è tra le pochissime realtà globali che stanno affrontando concretamente il problema dei PFAS. ATMOsphere ha recentemente aggiornato i criteri di certificazione, richiedendo ai candidati un impatto misurabile sulla riduzione delle emissioni di CO₂ e TFA. GTS ha dimostrato di avere entrambi i requisiti.

Eliminare i PFAS dalla catena del freddo è una sfida ambientale e industriale di portata epocale. Evitare centinaia di tonnellate di TFA significa togliere dal ciclo dell’acqua una quantità enorme di sostanza non biodegradabile, contribuendo a proteggere le risorse idriche, la salute pubblica e la biodiversità.

Cosa rappresentano 670 tonnellate di TFA?

Ma quanto sono, davvero, 670 tonnellate? Per dare un’idea:

  • Equivale a circa 2,7 milioni di flaconi di acqua da mezzo litro contaminati da TFA.
     
  • È come evitare lo scarico annuale di PFAS di un’intera industria chimica di media dimensione.
     
  • È il peso di quasi due Airbus A380 a pieno carico, ma invece di viaggiare in cielo, queste tonnellate sarebbero finite nei nostri mari, fiumi e falde sotterranee.
     

GTS: una leadership che agisce per un futuro sostenibile

Il risultato ottenuto da GTS è il frutto di un impegno continuo, che unisce tecnologia, visione ambientale e responsabilità industriale. La riduzione delle emissioni di TFA è solo uno dei tanti tasselli di una strategia più ampia che mira a decarbonizzare la catena del freddo e rendere la refrigerazione industriale più sicura e sostenibile.

Con i suoi refrigeranti naturali, una produzione certificata e un impatto ambientale misurabile, GTS continua a essere un punto di riferimento globale per chi vuole costruire un futuro senza PFAS e senza compromessi.