Che cos’è il TFA e perché è un problema per il pianeta
Il TFA (acido trifluoroacetico) è una sostanza chimica di sintesi classificata come “ultra-short-chain PFAS” (ossia PFAS a catena molto corta). I PFAS sono un gruppo di composti usati in moltissimi settori industriali per le loro proprietà antiaderenti, impermeabilizzanti e resistenti alle alte temperature. Tuttavia, sono anche noti come “inquinanti eterni” perché non si degradano facilmente nell’ambiente e si accumulano negli ecosistemi e nei tessuti animali, esseri umani compresi.
Il TFA, in particolare, si forma come sottoprodotto della degradazione di molti refrigeranti fluorurati (HFO) e finisce spesso nelle acque di falda, nei fiumi, nei laghi e persino nelle precipitazioni atmosferiche.
La presenza crescente di TFA negli ecosistemi è una minaccia reale e concreta, tanto da essere oggetto di attenzione da parte delle autorità regolatorie europee e internazionali.
Come ha fatto GTS ad evitare 670 tonnellate di TFA?
GTS ha scelto una strada diversa: quella dei gas refrigeranti naturali, come il propano (R290), l’isobutano (R600a) e il n-butano (R600), che non producono TFA né altre sostanze PFAS durante il loro ciclo di vita.
Grazie a questa scelta, nel solo 2024 l’utilizzo dei refrigeranti ha impedito la formazione di ben 670 tonnellate di TFA. Un risultato ottenuto grazie alla capillarità distributiva, alla continua crescita di mercato (+30% nel 2024) e a una filiera industriale progettata per garantire qualità, sicurezza e impatto ambientale minimo.
Perché questo è importante?
Il riconoscimento ATMOApproved è la conferma che GTS è tra le pochissime realtà globali che stanno affrontando concretamente il problema dei PFAS. ATMOsphere ha recentemente aggiornato i criteri di certificazione, richiedendo ai candidati un impatto misurabile sulla riduzione delle emissioni di CO₂ e TFA. GTS ha dimostrato di avere entrambi i requisiti.
Eliminare i PFAS dalla catena del freddo è una sfida ambientale e industriale di portata epocale. Evitare centinaia di tonnellate di TFA significa togliere dal ciclo dell’acqua una quantità enorme di sostanza non biodegradabile, contribuendo a proteggere le risorse idriche, la salute pubblica e la biodiversità.
Cosa rappresentano 670 tonnellate di TFA?
Ma quanto sono, davvero, 670 tonnellate? Per dare un’idea:
- Equivale a circa 2,7 milioni di flaconi di acqua da mezzo litro contaminati da TFA.
- È come evitare lo scarico annuale di PFAS di un’intera industria chimica di media dimensione.
- È il peso di quasi due Airbus A380 a pieno carico, ma invece di viaggiare in cielo, queste tonnellate sarebbero finite nei nostri mari, fiumi e falde sotterranee.
GTS: una leadership che agisce per un futuro sostenibile
Il risultato ottenuto da GTS è il frutto di un impegno continuo, che unisce tecnologia, visione ambientale e responsabilità industriale. La riduzione delle emissioni di TFA è solo uno dei tanti tasselli di una strategia più ampia che mira a decarbonizzare la catena del freddo e rendere la refrigerazione industriale più sicura e sostenibile.
Con i suoi refrigeranti naturali, una produzione certificata e un impatto ambientale misurabile, GTS continua a essere un punto di riferimento globale per chi vuole costruire un futuro senza PFAS e senza compromessi.